Mi sentirete spesso dire che vado a Brescia, ed il motivo principale per cui ci vado è per fare lezione di Anatomia al corso di laurea di Medicina. Ma c’è in realtà anche un altro motivo che mi porta a Brescia una o due volte all’anno per una settimana, e riguarda anche questo la mia passione per l’anatomia.
Da sempre mi occupo di chirurgia e come alcuni di voi sanno, prima di dedicarmi totalmente all’odontoiatria ho esercitato per diversi anni l’attività di chirurgo generale in pronto soccorso. È qui che ho potuto apprezzare il fatto che i grandi chirurghi sono quelli che meglio conoscono l’anatomia umana.
La conoscenza dell’anatomia è l’elemento fondamentale per svolgere una chirurgia in sicurezza per il paziente e senza grandi rischi di errori. Per questo ho scritto libri di anatomia e realizzato DVD, mi sono occupato di formazione e continuo ad insegnare la materia a colleghi e giovani studenti.
La possibilità di apprendere l’anatomia è basata su diversi possibili percorsi.
Il primo è quello di leggere libri ed atlanti e studiare l’anatomia sui banchi dell’Università, e fare esperienza pratica una volta arrivati di fronte al paziente, rendendolo a tutti gli effetti una sorta di “cavia”; questo ovviamente non vale solo per l’odontoiatria ma per tutta la chirurgia in generale.
La seconda strada è sicuramente quella più cruda, ma più completa e corretta: apprenderla su cadavere. “Mortui vivos docent” è scritto all’ingresso dell’istituto di anatomia dell’Università di Milano, dove ho svolto parte di miei studi di medicina. I morti insegnano ai vivi. Macabro, ma veritiero, perché è questo purtroppo l’unico modo per studiare davvero bene l’anatomia, apprendere i piani anatomici e capire come condurre una chirurgia evitando le strutture a rischio, con la possibilità di fare un’esperienza preliminare che permetta poi di approcciare il paziente con maggior sicurezza. La storia è piena di esempi: da Leonardo da Vinci a tutti i più grandi scienziati ed artisti, tutti avevano ben compreso l’importanza dell’osservazione diretta del corpo umano per meglio investigarne i segreti nascosti.
Con questo spirito è nato più di 20 anni fa il mio Corso di anatomia chirurgica e di dissezione su preparati anatomici, tenuto sia presso l’Università di Brescia sia, per un certo numero di anni, presso l’Università di Vienna. Un appuntamento fisso che dalla sua prima edizione del 2001 non è mai mancato, venendo cancellato una sola volta nel 2020 a causa dell’emergenza Covid-19 per motivi che ben conosciamo, e che quest’anno ha visto erogare la sua XXVII edizione!
Durante il corso insegno e dimostro l’anatomia attraverso preparati anatomici, affinché i colleghi, giovani e non, possano capire quali sono le aree di rischio anatomiche quando si effettuano i vari interventi di chirurgia e imparino a lavorare con sicurezza e nel rispetto delle strutture anatomiche del paziente. Il tutto nella più assoluta considerazione di chi ha generosamente voluto donare il proprio corpo alla scienza a tale scopo.
Il corso è considerato il migliore esistente in Europa nel suo campo, tanto che la EAO (European Association for Osseointegration), la più prestigiosa e grande associazione di chirurgia ed implantologia in Europa e tra le più grandi al mondo, ha scelto di inserirlo all’interno del proprio percorso scientifico come corso master!
Il corso è per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione, anche se ogni volta prendermi cura di un gruppo di circa 30 persone tra tutori, discenti e supporti aziendali è un grande sforzo fisico ed organizzativo. Ma sempre ripagato dalla soddisfazione che ne consegue, dalle commoventi parole di apprezzamento da parte dei corsisti e dal fatto che l’anatomia resta una materia che dopo tutti questi anni continua ad affascinarmi, così come la meravigliosa macchina che è il corpo umano, di cui sono profondamente innamorato.
Forse anche qualcuno di voi sarà incuriosito! Scrivetemi, sapete che sono sempre a vostra disposizione per qualsiasi dubbio o curiosità, o se volete potremo approfondire il discorso in occasione di una vostra prossima visita.
