LETTERE DAI MIEI PAZIENTI
Voglio continuare a condividere con voi alcuni dei bellissimi messaggi ricevuti dai miei pazienti storici in questi mesi, come già avvenuto in precedenza con la bellissima lettera inviatami dalla Famiglia Leoni – Fossa, e quelle delle Famiglia Balestreri-Ferradini, della Sig.ra Rosa Degradi e della Sig.ra Janine Potherat.
Questa volta ho ricevuto una lettera, ma sarebbe meglio dire un dolce, breve racconto, dalla Sig.ra Lucia Mosca.
Buona lettura!
L’impaziente convertita
Secondo me è un po’ mago.
La prima volta che i suoi magnetici occhi verdi hanno incontrato il terrore che mi invadeva dalla cima della testa alla punta dei piedi, hanno afferrato la coda del serpente e poco per volta lo hanno domato.
Con un tono di voce basso e suadente, con un dialogo diversivo, con l’attenzione affettuosa che richiede lo stato di “paziente”. (Di cosa soffre lo sapremo dopo, per adesso conosciamo solo la sua sofferenza).
Solo i Maghi conoscono questo segreto, e con Pazienza comunicano un senso di conforto totale, che arriva dove deve arrivare.
Il respiro è il primo strumento di comunicazione. Se chi ti tocca ha un respiro profondo e regolare arriva al centro dell’affanno e lo accompagna fuori.
Siamo stati insieme per tanti anni, eh Prof? Ho portato nel suo studio molti momenti felici, quando a curarci venivamo in due. E anche adesso sento che lì non sono più così sola.
Ah, mi ha anche curato i denti, naturalmente. Denti avventurosi, tornavano con racconti di viaggi e storie di mare, di belle feste e tristi soggiorni in ospedale.
Che elementi di letteratura, i denti!
Meno male che ha fatto il dentista, che lo psicologo da solo mi lasciava in bocca tutti i guai….
Grazie a tutti, anche ai suoi bellissimi e santi Maghetti.
La rallegra sapere che il suo lavoro mi sopravviverà?
Intanto rosicchio ossi , pizze e croccantini (tanto non è mica un dietologo!).
Renda pubblica questa mia fantasia solo se lo ritiene opportuno, tanto nessuno mi prende sul serio.
Con affetto. Lucia Mosca