Cari pazienti,
chi mi conosce da tempo sa bene quanto io sia un medico conservativo e poco interventista, e di quanto io abbia sempre avuto a cuore le vostre esigenze e il mantenimento dei vostri denti naturali.
L’idea di dover estrarre un dente non è mai piacevole per nessuno e può risultare spesso traumatica non solo a livello fisico ma anche emotivo, perché vissuta giustamente come una mutilazione e una perdita.
Con questa premessa, le tecniche da noi utilizzate servono ad aiutarvi ad affrontare questo percorso in modo meno invasivo possibile.
Vediamo allora in quali casi e per quali motivi si rende necessaria l’estrazione di un dente.
Le ragioni possono essere molteplici. A volte il dente risulta avere una lesione cariosa troppo profonda per poter essere recuperato, oppure può aver subito un trauma accidentale ed essersi fratturato in una maniera tale che può rendere impossibile la sua ricostruzione e il suo mantenimento.
Ma un dente può anche essere perso per motivi parodontali. La malattia parodontale porta alla distruzione del tessuto di sostegno del dente (la gengiva prima e l’osso poi) rendendolo mobile e causando inevitabilmente anche delle infiammazioni gengivali che creeranno a loro volta delle tasche parodontali, peggiorando la mobilità del dente e creando, così, un circolo vizioso che porterà alla perdita del dente stesso.
Esiste anche la possibilità di dover estrarre un dente sano come nel caso dei denti del giudizio che, a causa della loro posizione inadeguata, possono causare dolore, creare problemi e/o danneggiare il dente davanti.
Il mio obbiettivo sarà quindi quello di rendere il momento dell’estrazione il meno invasivo e doloroso possibile, utilizzando tecniche atraumatiche e mininvasive tra cui l’utilizzo della piezochirurgia.
La piezochirurgia è una tecnica chirurgica avanzata utilizzata in odontoiatria e in chirurgia maxillo-facciale che sfrutta la tecnologia degli ultrasuoni per intervenire sui tessuti ossei in modo estremamente preciso e minimamente invasivo.
Ideata per migliorare l’efficacia e la sicurezza delle procedure chirurgiche, la piezochirurgia è particolarmente utile quando è necessario intervenire su strutture ossee delicate, mantenendo intatti i tessuti circostanti, come gengive, guance, lingua, nervi o vasi sanguigni.
A differenza degli strumenti tradizionali come trapani o seghe chirurgiche, che possono danneggiare le strutture vicine, il dispositivo piezoelettrico emette microvibrazioni ultrasoniche in grado di tagliare esclusivamente il tessuto osseo, senza intaccare i tessuti molli. Questa precisione riduce il rischio di complicazioni e rende la piezochirurgia particolarmente indicata per interventi complessi come:
– estrazioni dentali complesse, specialmente nei casi di denti del giudizio inclusi o posizionati vicino a nervi;
– innesti ossei per aumentare la quantità di osso in vista di un impianto dentale;
– rialzo del seno mascellare, una tecnica che crea spazio nell’osso mascellare per l’inserimento di impianti;
– chirurgia ortodontica, per preparare i tessuti in modo da facilitare il movimento dei denti;
– trattamento delle lesioni ossee legate a infezioni o malattie parodontali.
La piezochirurgia offre vantaggi come la riduzione del dolore post-operatorio, una guarigione più rapida e minore gonfiore, poiché l’intervento risulta meno traumatico per i tessuti rispetto alle tecniche tradizionali. Queste caratteristiche rendono la piezochirurgia una scelta sempre più apprezzata per garantire ai pazienti procedure più sicure, efficaci e confortevoli.
Inoltre, l’utilizzo di sostanze apposite, come del biomateriale o del collagene, può rendere più predicibile la guarigione della zona, favorendo una più veloce ricrescita ossea, indispensabile qualora si voglia intervenire in seguito con l’inserimento di un impianto.
Nel momento in cui sceglierete di affidarvi alle nostre cure e affrontare l’estrazione di un dente, alla fine di essa troverete le mie assistenti che, con piena disponibilità, vi daranno i giusti consigli su come prendervi cura della ferita mantenendola disinfettata e in ordine per i giorni successivi all’intervento, al fine di un’ottima guarigione con i minori sintomi possibili.
Spesso mi sentite dire: “se avessi fatto il fiorista, le avrei dato dei fiori, ma sono un dentista“… Pertanto quello che posso offrirvi è meno bello e piacevole, ma è comunque un modo per aiutarvi ad affrontare un momento di disagio e di paura, come l’estrazione di un dente, trasformandolo in un momento più lieve, seguendovi sempre passo dopo passo sulla decisione giusta per il vostro benessere odontoiatrico.