LA PRIMA VISITA

La prima visita è il momento più importante in qualunque atto medico: è in questa circostanza che l’operatore può iniziare a conoscere il paziente e cercare di comprendere eventuali problemi o necessità. Anche quando il paziente è già noto, le sue esigenze possono essere nuove o mutate e solo con un attento ascolto possono emergere in modo adeguato.

La prima visita è fondamentale per il controllo e lo studio del benessere dell’apparato stomatognatico, per valutarne a fondo i tre componenti: denti e gengive, muscoli e ghiandole e articolazione temporo-mandibolare (ATM).

La visita vera e propria può cominciare una volta terminata la raccolta delle informazioni e dell’anamnesi, cioè gli elementi sanitari salienti attinenti al paziente. L’importanza dell’anamnesi è assoluta: senza una completa informazione e conoscenza del quadro clinico preesistente e delle abitudini di vita del paziente, la visita risulterebbe incompleta e priva dei necessari elementi di completamento diagnostico.

La visita odontostomatologica specialistica dovrebbe prendere in attenta considerazione non solo i denti e la loro integrità, ma l’apparato stomatognatico in toto! È necessaria un’attenta osservazione delle gengive e dell’eventuale presenza di lesioni, retrazioni o tasche, ma anche la palpazione dei linfonodi cervicali e la valutazione delle mucose orali alla ricerca di eventuali anomalie o discromie, che potrebbero essere segnale di alterazioni da approfondire adeguatamente. Attenzione andrà posta anche alla funzionalità dell’articolazione temporo-mandibolare e ai suoi movimenti in apertura/chiusura, al fine di identificare eventuali problemi quali scatti o scrosci.

Ecco perché la Prima Visita diventa il momento più importante per il paziente: è in questa fase che il medico sulla base della propria esperienza fa la diagnosi che risulta propedeutica alla terapia. Banalizzare la prima visita significa mancare di rispetto al paziente e minimizzare il ruolo del medico esaminatore.