IL DIABETE E LE SUE COMPLICANZE

20 Apr 2016

IL DIABETE E LE SUE COMPLICANZE

Il 7 aprile si è celebrata la Giornata mondiale della salute dedicata al Diabete.

L’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha voluto sensibilizzare su una malattia sempre più diffusa nel mondo: circa l’8,5% della popolazione globale soffre infatti di diabete. In Italia, 1 cittadino su 16 è affetto da questa malattia. A questi vanno aggiunte le persone che ancora non sanno di essere affette dalla malattia. Secondo lo studio dell’Oms, entro il 2030 il diabete sarà la settima principale causa di morte.

 

Da qui la necessità di educare con programmi di informazione e prevenzione alla malattia.

Quando si parla di diabete, ci si riferisce comunemente alla malattia cronica inquadrabile nel gruppo delle patologie note come diabete mellito. Esiste infatti anche un’altra patologia detta diabete insipido, che però con il diabete mellito non presenta né cause né sintomi comuni, a parte le abbondanti quantità di urine.

L’ origine del nome è sicuramente singolare, aneddotica ed un po’ particolare. Nell’antichità i medici non avevano a disposizione gli strumenti attuali, pertanto per poter eseguire delle diagnosi differenziali dovevano ricorrere ai loro sensi. Quando avevano questi pazienti che urinavano molto e di cui non capivano il motivo, assaggiavano le urine! Ecco perché i pazienti affetti da diabete mellito (la cui etimologia è zuccherato, dolcificato) avevano delle urine dal sapore dolciastro, rispetto a quelli che le avevano di sapore insipido!

 

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dall’instabilità del livello glicemico (gli zuccheri) nel sangue.

La glicemia è il valore della concentrazione di glucosio nel sangue, uno degli zuccheri più importanti per l’organismo poiché è il nutriente essenziale per tutte le cellule. Normalmente, la regolazione della glicemia avviene ad opera di specifici ormoni: quelli ipoglicemizzanti, che abbassano la glicemia, e quelli iperglicemizzanti, che la innalzano, entrambi prodotti dal pancreas.

Il principale ormone ipoglicemizzante è l’insulina, indispensabile per il metabolismo degli zuccheri e per il loro utilizzo per i processi energetici all’interno delle cellule.

Il suo antagonista fisiologico è il glucagone, che agisce in maniera diametralmente opposta all’insulina e che in caso di mancanza di zuccheri in circolo attiva, tramite il fegato, dei meccanismi di rilascio dello zucchero normalmente presente nel nostro organismo in forma non utilizzabile, rendendolo disponibile e quindi appunto fruibile dal nostro metabolismo.

 

Il diabete è un’alterazione metabolica conseguente ad un difetto assoluto o relativo dell’insulina, per varie ragioni o per varie patologie che colpiscono in modo elettivo il pancreas. In particolare, il diabete può insorgere a seguito di una ridotta disponibilità di insulina nell’organismo poiché questa non viene prodotta in quantità sufficiente, oppure a causa di un impedimento alla sua normale azione perché le cellule dell’organismo non rispondono alla sua presenza, o perché seppur prodotto in adeguata quantità non riesce ad uscire dal pancreas per ostruzioni del suo dotto o per tumori dello stesso. Il diabete mellito è caratterizzato da iperglicemia, ossia da livelli di glucosio più alti del normale.

 

Esistono due forme di diabete mellito: Il diabete di tipo I viene definito “diabete giovanile” e si sviluppa prevalentemente a partire dall’infanzia o dall’adolescenza. È una malattia autoimmune ed è una situazione irreversibile, cioè il paziente con diabete di tipo I dovrà necessariamente assumere ogni giorno e per tutta la vita dosi di insulina (per questo viene definito anche diabete insulino-dipendente). Ricerche e nuovi prodotti disponibili in commercio hanno oggi reso disponibili prodotti molto più facili da utilizzare rispetto al passato, rendendo meno penoso ed invalidante questo problema per i pazienti affetti da questa patologia. Il diabete di tipo II è quello più comune e riguarda circa il 90% dei casi. Si sviluppa prevalentemente a partire dai 40 anni di età e colpisce principalmente soggetti obesi o sovrappeso. È causato da fattori ereditari, caratteristiche dell’individuo (quali come detto sovrappeso e obesità), e fattori ambientali (vita sedentaria, stress, altre malattie). L’auto controllo dei valori glicemici è oggi possibile in modo semplice ed autonomo con sistemi pratici ed economici reperibili facilmente in ogni farmacia, senza necessariamente ed ogni volta fare ricorso ad esami del sangue.

 

Il diabete è responsabile di complicanze serie e invalidanti che possono compromettere la funzionalità di organi essenziali: cuore (infarto del miocardio, cardiopatie), reni (insufficienza renale), vasi sanguigni (ipertensione o altre malattie cardiovascolari, ictus, ecc.), occhi (glaucoma, retinopatie, ecc.).

 

Le complicanze del diabete possono colpire anche denti e gengive

Il diabete e la parodontite sono infatti due patologie strettamente correlate: i soggetti affetti da diabete hanno una tendenza a sviluppare parodontite e i soggetti con parodontite hanno una tendenza a sviluppare diabete. Il paziente diabetico ha infatti meno difese ed è più esposto alla formazione di placca, malattie delle gengive, carie, perdita dei denti, secchezza della bocca e vari tipi di infezioni orali.  Allo stesso tempo, una cattiva igiene orale può causare difficoltà nel controllo del diabete, poiché le infezioni fanno aumentare la glicemia e si necessitano maggiori quantità di insulina per tenerla sotto controllo. Per questo motivo chi soffre di diabete deve prestare particolare attenzione all’igiene orale.

È quindi molto importante che il paziente diabetico denunci sempre la sua condizione al dentista e che si sottoponga a periodiche ed accurate visite di controllo.  In caso di interventi chirurgici, sia generali che intraorali, un paziente diabetico potrà avere dei tempi più lunghi di guarigione della ferita ed una maggiore propensione alle infezioni: questo aspetto dovrà essere tenuto in opportuna considerazione da parte dell’operatore ed evitare che operatori poco esperti possano trattare pazienti diabetici senza poi poterne adeguatamente gestire le eventuali complicanze.

 

Come già detto, per favorire la diagnosi di diabete è necessario educare con programmi di informazione e prevenzione, soprattutto sul diabete di tipo II, causato dalla diffusione di eccessi alimentari e inattività fisica. E un’ottima prevenzione al diabete si fa proprio dal dentista!

L’odontoiatria ha infatti un ruolo fondamentale non solo nell’individuazione precoce della patologia, ma anche in merito all’indicazione di sane regole alimentari. Ancora una volta, risulta essere di fondamentale importanza sottoporsi a visite specialistiche periodiche.